sabato 17 settembre 2011

LOTTA TECNOLOGICA AGLI INCIDENTI


SICUREZZA SU STRADA - Il problema degli incidenti stradali è da sempre un cruccio non da poco per gli enti posti a sorvegliare sulla sicurezza delle strade, ma non solo per loro: infatti ultimamente le stesse case automobilistiche stanno facendo proprio questo problema, sviluppando interessanti quanto avveniristici sistemi elettronici per migliorare la sicurezza stradale, che ci avviseranno in caso di pericolo o saranno perlomeno in grado di evitare il peggio al nostro posto. C’è da dire che già ora nelle auto sono offerti dispositivi di sicurezza come l’ESP o l’ABS, per non parlare del più evoluto ACC (Adaptive Cruise Control), che è in grado di frenare da solo l’auto o avvisarci se ci avviciniamo troppo a che ci sta davanti. Tuttavia questi dispositivi non sono in grado di effettuare frenate violente( tranne che per il caso della Honda Accord), o di fermare completamente l’auto, ed è proprio questo l’obbiettivo delle case automobilistiche per il futuro: collaudare sistemi che sfruttino piccole cariche esplosive per ottenere una frenata sufficientemente violenta che permetta di evitare completamente l’urto. Ma non solo: questi evoluti sistemi comunicheranno tra loro scambiandosi continuamente dati e informazioni per tenerci lontani dai guai, avvicinandoci sempre più al “pilota automatico”. Ovviamente quello del pilota automatico è ancora un miraggio, anche se la Volkswagen si è fatta già notare nel 2007 con l’edizione cittadina della gara nel deserto denominata Darpa Grand Challenge disputata 2 anni prima, dove le auto sfrecciavano tra le dune senza alcun pilota a bordo. Questo era stato possibile grazie a decine di telecamere e sensori piazzati tutti intorno all’auto, per coprire ogni spazio visivo circostante; cosa che nel bel mezzo di una città tra cartelli e incroci non può che diventare ancor più difficile e complessa. Ma nonostante ciò l’autovettura era stata in grado di percorrere oltre 100 Km, senza alcun ausilio esterno. Ma la vera chicca, o il vero punto di forza che dir si voglia, a cui tendono questi nuovi sistemi elettronici di sicurezza, è il “dialogo” tra le auto, e tra le auto e le infrastrutture. Cosi sarà ad esempio più semplice sapere se ad un incrocio cui ci stiamo avvicinando sta sopraggiungendo contemporaneamente un pedone o un veicolo di emergenza, grazie ai sensori presenti nella nostra auto e nello stesso semaforo che si scambiano dati. O ancora, le auto potranno scambiarsi vicendevolmente l’allarme: se ad esempio una vettura si imbattesse in uno strato di asfalto bagnato, potrebbe comunicarlo alle altre vetture che sopraggiungono dietro di lei avvisandole del rischio e allertando i conducenti tramite segnali acustici e segnali sullo schermo del navigatore. Possiamo poi ovviamente estendere questo discorso di sicurezza ai pedoni ed in particolare ai bambini. Infatti in questo caso alla Nissan hanno pensato di munire tutti i cellulari della persone con un ricevitore GPS, che dialoghi tramite satellite la propria posizione alle auto che sopraggiungono nelle sue vicinanze, allertandole dei propri movimenti; a questo punto il centro di calcolo elabora brevemente i dati provenienti sia dall’auto che dal pedone e, se rileva una possibile rotta di collisione, avvisa tramite un segnale il guidatore, che si comporterà con la dovuta prudenza. Alla BMW hanno invece pensato di inserire nello zaino di ogni scolaro un trasmettitore che possa inviare segnali riconoscibili dagli automobilisti in arrivo, che in questo modo saranno avvisati del sopraggiungere di alcuni bambini che stanno per attraversare d’improvviso la strada. Facendoci spazio tra tutti questi dispositivi tecnologicamente avanzati, l’unica cosa che possiamo dire è che la tecnologia sta sicuramente facendo la sua parte, e magari un giorno sarà in grado di abbassare le alte percentuali di incidenti stradali.

[Autore: Stefano Scipioni]

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