venerdì 12 luglio 2013

NUOVA MAZDA 3 2014





NUOVA MAZDA 3 2014 - Svelata in anteprima attraverso le prime immagini ufficiali, la nuova Mazda 3 sarà una delle auto protagoniste del prossimo Salone di Francoforte 2013. E non solo perchè sarà una delle principali novità esposte, ma perchè la nuova compatta giapponese nasce con l'intento di insidiare lo strapotere delle berline tedesche nel segmento C facendo leva su molteplici punti di forza: una qualità costruttiva ineccepibile, tecnologia avanzata, stile sportivo, rispetto per l'ambiente. Tra le rivali più dirette figura anche l'Alfa Romeo Giulietta.

Il design della nuova Madza 3 2014 si presenta moderno e dinamico e, pur rappresentando una ulteriore evoluzione dell'originale KODO design, ricorda vagamente proprio l'Alfa Romeo Giulietta, specie nella linea di fiancata. Nel complesso il corpo vettura esprime aggressività da ogni punto di vista, il frontale "cattivo" ripropone il recente family feeling Mazda mentre l'andamento del tetto è spiovente verso la coda come sulla maggior parte delle coupé. Totalmente rinnovati anche gli interni, ora rifiniti con maggior cura e realizzati con materiali di buona qualità. La plancia è moderna ed ergonomica, e l'abitacolo accoglie comodamente 4 passeggeri adulti.

La gamma della nuova Mazda 3 per l'Italia è già stata definita e comprende tre motorizzazioni, due propulsori a benzina Euro 5: 1.5 da 100 CV e 2.0 da 165 CV; e il diesel già omologato Euro 6: 2.2 da 150 CV. Tutti i motori sono dotati della tecnologia SKYACTIV e vengono abbinati, a seconde delle versioni scelte dal cliente, al cambi automatico a 6 rapporti SKYACTIV-Drive o al cambio manuale a 6 marce SKYACTIV-MT.

La nuova Madza 3 2014 sarà in vendita dall'autunno con un listino prezzi compreso tra 17.400 e 25.700 euro.

5 commenti:

Unknown ha detto...

va benissimo il kodo design, ma la finacata troppo giulietta e la fanaleria posteriore in aria di i30, mi lasciano perplesso. certo, rispetto alla vecchia serie, il balzo in avanti è notevole. non mi convincono le motorizzazioni. purtroppo le case, non hanno capito che la globalizzazione, oggi è meno applicabile di un tempo. ogni mercato ha le sue precise necessità.

Stefano ha detto...

Il problema non è la globalizzazione, ma l'Italia. Nessuna casa automobilistica (compresa Fiat, e le ultime strategie lo confermano) potrà mai vendere auto in base alle sole esigenze e ai gusti degli italiani.
Qui, a causa di una eccessiva tassazione, la maggior parte degli automobilisti è praticamente costretto a circolare con auto economiche e di piccola cilindrata. All'estero non è cosi... Anche il caso delle auto gpl (pur condivisibile a livello ambientale) è un fenomeno quasi esclusivamente italiano, per questo motivo molte case non trovano economicamente sostenibile proporre di serie modelli bi-fuel a gas.

Nel caso specifico della Mazda 3 è una delle vetture più diffuse a livello globale, specie sui mercati evoluti. Molto apprezzata sia in Nord Europa, sia in America e Giappone; logico quindi che a livello di progetto e scelte commerciali si sia dato priorità ai gusti e alle esigenze di questi mercati.

Unknown ha detto...

ogni mercato ha le sue peculiarità, concordo in pieno. rimango convinto del fatto, però, che il tema ambientale sia un preciso dovere di quasiasi mercato. in italia, paese abbastanza insensibile a tutto ciò che va oltre il proprio orticello, le motorizzazioni a gas hanno trovato ragion d'essere effettivamente solo in relazione alle problematiche fiscali di cui hai parlato, ma anche se solo incidentalmente e non per consapevolezza, dovremmo essere lieti del vantaggio ecologico. anche in paesi economicamente più forti, a mio avviso, le motorizzazioni alternative, non andrebbero trascurate. la germania ha una rete di distribuzione del metano superiore alla nostra, ed anche gli stati uniti stanno seriamente sviluppando la loro. forse, fiat saprà ben utlizzare la sua esperienza nel campo. l'ambiente è l'unica cosa davvero globale, che appartiene a tutti e di cui tutti dovrebbero prendersi cura a prescindere dalla nazionalità.
p.s. complimenti per il tuo blog.

Stefano ha detto...

Sono pienamente d'accordo con te, l'aspetto ambientale viene prima di tutto. Ma questo può essere perseguito e raggiunto anche senza "soffocare" il mercato.

Non dimentichiamo, ad esempio, che il parco circolante italiano è tra i più vecchi d'Europa e che in pratica nessuna auto a basso impatto ambientale viene incentivata in Italia (se si esclude il continuo aumento delle accise sui carburanti che indirettamente ne consiglia l'acquisto).

Unknown ha detto...

bene, leggo che la pensiamo allo stesso modo. se ti va, dai uno sguardo a questo post.
http://cheautovuoi.blogspot.it/2013/08/i-gioielli-italiani.html